giovedì 2 agosto 2012

Mettiamoci all'opera-Il racconto di "Zaira" con gli artisti dell'Opera



IL Maestro concertatore e direttore d'orchestra dell'opera Giacomo Sagripanti






Sabato 28 Luglio si è svolto il penultimo appuntamento della serie di incontri di ‘Mettiamoci all’opera’ organizzati dalla fondazione Paolo Grassi, finalizzato ad introdurre la Zaira andata in scena il giorno successivo.

L’opera è stata definita ‘di incontro-scontro’ tra culture e religioni ben diverse, quella cristiana e quella islamica, che contrastano l’amore tra la protagonista e il sultano Orosmane.

All’incontro erano presenti solo due degli interpreti dell’opera, Enea Scala e Abramo Rosalen, che hanno avuto l’occasione di parlare dei loro personaggi, il primo, il visir Corasmino, è stato associato a quello di Iago in Otello, il viscido consigliere, l’uomo che con l’inganno tramuta tutta la storia shakespeariana, sottolineando la minore crudeltà del visir del palazzo; del secondo, Lusingano, padre di Zaira e di Nerestano, sono stati messi in luca, invece, i diversi stati mentali che si trova a vivere. La contentezza della propria liberazione, la nostalgia per la perduta famiglia, la gioia per la riscoperta dei figli, lo stupore e anche la sofferenza nel constatare quale ruolo, soprattutto Zaira, occupino nella società.


Il tenore Enea Scala interpreta Corasmino

La versione messa in scena quest’anno rispecchia i canoni mercantistici, e rimane fortemente legata alle tradizioni canore. Il tenore interpreta, infatti, il cattivo, il personaggio non romantico, che non necessita di virtuosismi musicali; Zaira invece è un soprano, perfetta per esprimere i sentimenti con colorature ben accese.


L’opera è romanzata e attualizzata, mette insieme i personaggi idealizzati, con una storia contemporanea, una reporter rapita da musulmani e che si innamora di uno di loro.

Nonostante si tratti di storie ambientate in epoche diverse, finiscono per sovrapporsi nella parte conclusiva della ‘Zaira’. Questo tende a comunicarci come non solo allora, ma ancora oggi, le differenze culturali e religiose siano troppo forti per essere sconfitte persino dall’amore.



alcuni scatti rubati dalle prove di Zaira



Articolo a cura di Rosanna Carrieri
Fotografie a cura di Roberta Ceppaglia e Rosanna Carrieri




Responsabile Blog Ludovica Germinario


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